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Nikolaj Lenin, pseudonimo Vladimir Ilic Uianov nasca il 22 Aprilew del 1870 a Simbirsk.
 
Introdotto agli studi  ginnasiali, nel 1887 fu testimone di avvenimento che lo avrebbero condizionato per il resto della sua vita. Nel giorno dell'anniversario della morte dello Zar Alessandro II, la polizia arrestò suo fratello Aleksandr e sua sorella Anna  con l'accusa di cospirare contro la vita dello Zar Alessandro III. L'accusa cadde pochi giorni dopo per la sorella Anna, ma Aleksandr durante il processo ammise le sue responsabilità e venne condannato a morte. Questo fece avvicinare Lenin al movimento illegale dei populisti, un gruppo che organizzava attentanti contro lo Zar, i suoi ministri  e i dirigenti della polizia al fine di far cadere il regime zarista e dare potere al popolo, che era formato principalmente da contadini.
 
Conclusi gli studi liceali, Lenin si trasferì a Kazan e si scrisse alla facoltà di legge, tuttavia venne da lì espulso poco dopo per aver aderito a un circolo studentesco di tendenza rivoluzionario.
Iniziò in questo periodo ad accostarsi agli studi di Marx, non abbandonando comunque, in via privata, gli studi di giurisprudenza e nel 1891 riuscì a laurearsi e ad entrare nell'albo degli avvocati.

Nel 1893 si trasferì a San Pietroburgo dove entrò in contatto con i gruppi marxisti e durante una manifestazione di sciopero con gli operai di San Pietroburgo venne arrestato e deportato in Siberia per tre anni. Qui scrisse la sua prima grande opera: "
Lo sviluppo del capitalismo in Russia" .
In  questi tre anni Lenin conosce, s'innamora e si sposa con Nadežda Krupskaja, anche lei deportata in Siberia per aver partecipato a uno sciopero.
Nel 1900 concluso il periodo di prigionia, Lenin decise per la strada dell'esilio volontario trasferendosi prima a Monaco di Baviera e poi a Zurigo, in questo modo sperava di poter evitare la continua e opprimente sorveglianza della polizia che gli avrebbe impedito di portare avanti i suoi pian. In questo periodo fonda insieme a Plekhanov e Martov il periodico Iskra (Scintilla) che veniva diffuso clandestinamente in Russia.
 
Due anni dopo iniziarono i primi scontri tra Lenin e Plekhanov sui principi e gli obiettivi che avrebbero dovuti esser dati per guidare il partito. Questa discussione si concluse con la fattura del partito in due realtà, quella bolscevica di Lenin  (che credeva che la rivoluzione dovesse  esser capeggiata dal proletario con l'aiuto dei contadini, affermando che la borghesia russa non sarebbe stata capace di portare al rovesciamento totale del regime e all'abbattimento dello Zar, ma che avrebbe invece cercato con lui un compromesso) e quella menscevica di Plekhanov e Martov  (che credeva che la rivoluzione sarebbe dovuta venir affidata alla borghesia russa).
 
Nel 1905 a seguito della sconfitta della Russia nella guerra contro il Giapponese che portò a un periodo di carestia, il malcontento generale crebbe fino a sfociare in una rivolta che la polizia riuscì però reprimerla nel sangue (Domenica di sangue).
 
L'inaspettata repressione della rivolta provocò lo sviluppo di scioperi, manifestazioni e la costituzione spontanea dei primi Soviet (organismi rivoluzionari e di lotta espressi direttamente dai lavoratori e degli operai) nonché al celebre ammutinamento della corazzata Potemkin.
 
In questo periodo Lenin decide di ritornare a Pietroburgo sotto il falso nome di  Karpov.
 
Con la promessa d'indire delle nuove elezioni per creazione del primo parlamento russo (Duma) e di accogliere alcune delle istanza popolari, lo Zar (Nicola II) riuscì a spegnere tutti i focolai rivoluzionari.
Tuttavia Lenin, che nel frattempo si era spostato a Mosca, cercò in tutti i modi di ostacolare la creazione della Duma affermando che essa sarebbe stata sempre manipolata dallo Zar e per tale motivo nulla sarebbe cambiato in Russia, così nei primi mesi del 1907 lo Zar sciolse la Duma e ripristinò l'autocrazia.
 
Quando nel 1917 scoppiò la rivoluzione, Lenin era ritornato nel suo esilio volontario in Svizzera, decise di ritornare in Russia attraverso un viaggio in treno tra i territori controllati dalla Germania. Durante questo viaggio Lenin formulò le sue celebri "Tesi d'Aprile", un programma per l'abbattimento del governo liberaldemocratico salito al potere nel febbraio dello stesso anno e per il passaggio della rivoluzione dalla sua fase borghese a quella socialista.
 
Con la caduta del primo governo provvisorio s'installa il primo governo sovietico capeggiato da Lenin e da questo momento la sua attività s'identifica con quella di formare una Russia sovietica.
I primi anni lo videro impegnato  nella riorganizzazione della politica e dell'economica del Paese e nella lotta contro l'intervento  militare straniero delle potenze dell'Intesa (Stati Uniti, Gran Bretagna, Francia, Giappone e Italia) che erano contrarie alla costituzione di uno stato anticapitalista e contro la Polonia  per il possesso di zone di confine. In questo periodo denominato "comunismo di guerra", Lenin, per poter vincere le guerre e poter realizzare il suo sogno di una Russia sovietica, decise di attuare diversi provvedimenti tra i quali:
 
1. Razionamento delle derrate alimentari e la requisizione forzata delle eccedenze cerealicole dei contadini.
2. Viene vietato lo sciopero e viene attuata la militarizzazione del lavoro, con turni di lavoro forzato in modo da non bloccare mai la produzione bellica.
3. Viene soppressa la libertà di stampe e  d'opinione, viene reintrodotta  la pena di morte e inizia la persecuzione di tutti coloro che vengono considerati "non lavoratori", nel tentativo così di bloccare ogni idea controrivoluzionaria nel popolo.
 
Lenin era convinto, prendendo esempio dalla Rivoluzione Francese, che il terrore era indispensabile per la realizzazione di una qualsiasi rivoluzione.
 
Con la vittoria contro l'Intesa e la Polonia, Lenin annunciò l'abbandono della politica del "comunismo di guerra" e il lancio di una nuova strategia definita NEP (Nuova Politica Economica) che prevedeva:
 
1. La reintroduzione nelle scuole dei sistemi educativi tradizionali, integrati con la propaganda di partito.
2. Creazione di associazioni giovanili a carattere ideologico socialista: i "Pionieri" (per tutti i  bambini sino ai 15 anni), e la "Gioventù Comunista"  (per i ragazzi al di sopra dei 15 anni), che seleziona i candidati al partito.
3. la nascita della Gpu, una nuova polizia politica con l'intento di ripristinare la "legalità rivoluzionaria" e per porre fine alle procedure extragiudiziarie.
4. La requisizione degli oggetti di culto preziosi appartenenti al clero, ufficialmente allo scopo di rimediare agli effetti della carestie che si erano accompagnate durante la guerra.
5. La creazione della carica di segretario generale del partito (che venne poi ricoperta da Stalin).
6. Il ripristino  in alcuni settori dell'economia di mercato come mezzo per favorire la formazione dei capitali e la ricostruzione del Paese anche grazie a una fitta rete di scambi.
 
Il 30 Dicembre del 1922 la Russia si trasforma ufficialmente in Unione Sovietica .
 
Lenin spese gli ultimi anni della propria vita principalmente nel cercare di designare il suo "successore" alla guida del partito.
 
Il 24 Gennaio 1924 morì a causa di un ictus.
 
Il 26 gennaio 1924 la città di San Pietroburgo venne rinominata "Leningrado" ("Città di Lenin") in onore di Lenin.



 

 
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