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La Rivoluzione d'Ottobre, fu preceduta da due Rivoluzioni, quella del 1905 e quella del Febbraio del 1917.

Nel 1905 , con lo scoppio della guerra russo-giapponese  la crisi del Regime Zarista inizia a manifestarsi in tutta la sua gravità e la sconfitta dell'esercito Russo apparve come la conseguenza dell'inneficenza del governo che si manifestò con un'ondata di protese che vide nell'episodio della "Domenica di Sangue" (9 gennaio 1905) il suo massimo culmine.

Lo Zar, Nicola II, si trovò così costretto a riunire la Duma, il Parlamento Russo, riconoscendogli però le sole funzioni consultive e che venne ben presto sciolto. Ben presto i moti rivoluzionari vennero soppressi e le condizioni generali dei contadini peggiorano.

Lo scoppio di un nuovo conflitto, quello mondiale, divenne ancora una volta la miccia per nuovi moti rivoluzionari contro il governo zarista a cui aderirono anche alcuni aristocratici che nel 1916 assassinarono il monaco Rasputin simbolo della corruzione del governo di Nicola II.

Il 23 Febbraio del 1917 scoppiarono scioperi in alcune industrie di San Pietrogrado e pochi giorni dopo diversi soldati dell'esercito si unirono con i dissidenti e la loro lotta.
Il 12 Marzo i rivoluzionari riuscirono a ricostruire il Soviet  e la Dume decise di formare un nuovo governo provvisorio che sostituisse quello di Nicola II che ben presto abdicò in favore del
Granduca Michele, che però rifiutò il trono. Crollava così la monarchia e ci si trovò in una situazione di dualismo, da una parte il Governo Provvisorio e dall'altro il Soviet.

Intanto Lenin, dopo l'esilio volontario, rientrò in Russia dove presentò le Tesi di Aprile secondo cui si doveva togliere ogni appoggio al governo provvisorio, affidando tutto il potere al Soviet. Tuttavia ben presto Lenin fu costretto a ripartire a causa di un offensiva antibolscevica durante una nuova insurrezione per togliere il potere al Governo Provvisorio. Si arrivò così alla formazione di un nuovo, il terzo, Governo Provvisorio presieduto da Kerenkij.
Il
Generale Kornilov cercò, guidando una nuova controrivoluzione, di destituire Kerenskij, ma grazie a una mobilitazione popolare guidata dai bolscevichi  riuscirono a fermare la sua avanza. Nella notte del 24 e 25 ottobre, le Guardie Rosse occuparono i punti chiave della Capitale, Kerenskij temendo per la propria vita, fu così costretto a fuggire  a bordo di un'automobile dell'ambasciata americana. Con la fuga di Kerenskij il Soviet elesse il Consiglio di Commissari del Popolo a cui capo vi era Lenin.
Con i suoi primi decreti il
Governo Rivoluzionario annunciò il proposito di raggiungere molto presto un periodo di pace, di sopprimere le grandi proprietà, d'istituire il controllo degli operai e degli impiegati sulla produzione.

Nelle elezioni del Novembre del 1917,  per l'Assemblea Costituente i Social-Rivoluzionari ebbero la maggioranza nel Paese.
Alla prima riunione dell'Assemblea, Lenin la denunciò come espressione del parlamento borghese in contrasto con gli ideali e il potere del Soviet. L'Assemblea fu così sciolta.
Il 10 Luglio del 1918 fu costituita la
Repubblica Socialista Sovietica Russa. Il giovane Stato era però isolato sul piano internazionale, in quanto gli alleati temevano un dilagarsi delle idee dei bolscevichi, e dilaniato al suo interno dalla guerra civile.
I terribili problemi del dopoguerra e le conseguenti carestie del 1921, furono affrontati dal governo sovietico con delusione e rivolte da parte del popolo.

Un mutamento di rotta si verificò con il X Congresso del partito che inaugurò una nuova politica economica con il ritorno parziale all'economia di mercato. Rimaneva però inalterata la struttura rigidamente centralizzata del partito, premessa di quei fenomeni d' involuzione autoritaria e burocratica che si sarebbero stabiliti con il regime staliniano.



 

 
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